Lo scorso 9 aprile, l’International Bureau del WIPO ha rilasciato una dichiarazione che interpreta l’attuale contesto della pandemia globale di COVID-19 come rientrante nella Rule 82quater.1 PCT che stabilisce una giustificazione del ritardo nel rispetto dei termini PCT (riguardanti presentazione di documenti e/o pagamento di tasse) per motivi di forza maggiore. Segnatamente, l’attuale pandemia globale dovrebbe essere considerata una “calamità naturale … o altra ragione simile ”. L’International Bureau del WIPO esorta tutti gli uffici e le autorità PCT ad adottare questa interpretazione.
L’International Bureau del WIPO tratterà favorevolmente qualsiasi richiesta secondo la Rule 82quater PCT formulata citando i problemi relativi alla pandemia COVID-19 e non richiederà prove che dimostrino che il virus ha colpito la località in cui risiede la parte interessata. Ancora una volta, l’International Bureau del WIPO sollecita gli uffici e le autorità PCT a fare altrettanto.
Sebbene questa disposizione non costituirebbe un rimedio efficace in una situazione in cui una domanda internazionale abbia perso effetto perché dichiarata considerata ritirata, ad esempio per non aver pagato le tasse appropriate entro il termine prescritto, l’ufficio ricevente dell’International Bureau del WIPO ha deciso di ritardare l’emissione di tali notifiche fino al 31 maggio 2020.
Inoltre, l’Ufficio internazionale dell’OMPI raccomanda che:
a. per almeno un altro mese (potenzialmente da estendere ulteriormente), tali notifiche dovrebbero essere emesse solo in relazione a scadenze scadute oltre due mesi prima; e
b. gli Uffici riceventi rinuncino all’addebito di delle tasse di ritardato pagamento secondo la Rule 16bis.2 PCT.